Le lacrime che dai nostri occhi
vedrete sgorgare
non crediatele mai
segni di disperazione
Promessa sono solamente
Promessa di lotta
Alekos Panagulis, Promessa, 1972

Ieri,
in occasione dell’apertura dei lavori del G8 in Italia, a Roma si è
celebrata la giornata dello stato repressivo. Divers* attivist*
arrivat* da tutta Italia sono stati inseguit*, braccat*, rincors*,
fermati come bestie, tradott* in carcere e privat* della loro libertà.
Un
giorno prima, 21 student* si sono svegliat* al passo militare delle
forze dell’ordine: braccat*, ancora una volta come bestie, sono stat*
brutalmente portat* via dalle loro case, quasi tutt* sono in carcere.
A* compagn* arrestat* va la nostra solidarietà, la nostra vicinanza, la nostra fiducia nelle lotte.
Capi
d’imputazione: l’aver liberamente espresso il proprio pensiero, l’aver
liberamente dissentito, l’essere liberamente sces* in piazza.

Quello di cui sono accusat*, e tramite loro tutt* noi, è di aver autonomamente determinato le modalità della propria protesta.
Oggi
ci tolgono la nostra libertà in nome della loro "vera e unica" parola:
"libertà" è manifestare come lorsignori hanno preventivamente deciso.
Rifiutiamo
questa libertà di manifestare imposta dall’alto, che riconosciamo come
vuota: non è libertà potersi muovere all’interno del recinto nel quale
le loro ordinanze vogliono rinchiuderci.Alla divisione buon*/cattiv*
dei magistrati della sinistra rispondiamo rivendicando la collettività
di quei momenti: ogni arresto colpisce tutt* quell* che levano la
propria voce contro questa democrazia bastarda, lo sfruttamento e la
repressione.

Non ci chiediamo il perchè, sappiamo ormai bene che
poco ci si può aspettare da coloro che parlando di democrazia e libertà
non fanno altro che riverire i tiranni ai quali sono asserviti, siano
essi i loro superiori
di grado, i loro rappresentanti politici, i loro capi di partito.
Di
destra, di sinistra: la violenza gratuita di ieri a Roma e de l’altro
ieri in tutta italia porta il marchio riconoscibile della tirannia e
della repressione bipartisan.

Ci vogliono spaventare, perchè
l’arma della repressione e della tirannia è la paura. Ci vogliono
addomesticat*, perchè non riescono a concepire altra scelta che quella
della loro servitù. Ci vogliono a capo chino e spalle strette, vogliono
sentirci dire ‘Sì, Signore!’, vogliono manette ai nostri polsi.
Desiderano imbrigliarci più di ogni altra cosa, e da questo desiderio
scaturisce la loro violenza.
Ci vogliono serv* perchè odiano la
libertà, perchè non sopportano la passione delle nostre lotte, perchè
di fronte ai movimenti è più evidente la pochezza della loro voglia di
ordine, disciplina, sottomissione.
Questi arresti sono il ritorno in
grande stile della destra nazionale e fascista in questo paese, sono il
definitivo smascheramento di una sinistra autoritaria, che ha fatto
della repressione dei movimenti
autorganizzati e di base la propria
strategia politica. Ma dovrete prenderci tutt*: la portata delle lotte
va oltre i singoli soggetti che vi prendono parte.

Le lacrime
che oggi vedete sgorgare dai nostri occhi sono una promessa di lotta, e
con l’insubordinazione e la lotta risponderemo al bastone ed agli
arresti.
Le vostre carceri non conterranno mai il nostro dissenso.
I fascisti che vi spalleggiano sono gli unici che riuscirete a sottomettere.
Le vostre minacce criminali hanno il solo effetto di aprirci gli occhi sull’illeggittimità tirannica del vostro governo.

Venerdì
saremo in piazza per reclamare la libertà de* manifestant* rastrellat*
ieri a Roma, l’altro ieri a Bologna, Napoli, Torino, Padova e Venezia o
ovunque.

Liber* tutt*!

AulaC autogestita
a n t i f a s c i s t a