Festival Antifa @ Aula C

NATO Urban Operation 2020 presentazione e dibattito

 

Festival Sociale delle Culture Antifasciste 2011

Dal 16 giugno al 1 luglio iniziative negli spazi sociali e nelle piazze di Bologna!

Festa finale il 1 luglio:

alle 13 in Piazza Puntoni (davanti alla mensa universitaria) Pranzo Sociale e dibattito sulla gestione della cosiddetta “emergenza migranti”, dopo le rivolte in Maghreb e Mashreq e la guerra “umanitaria” in Libia.

dalle 19 nel Parco delle Caserme Rosse (via di Corticella 147/2) aperitivo mangereccio, Banda Roncati, spettacolo di danza africana, spettacolo “la spremutina africana” e concerto finale con: IntoTheBaobab, e leggende del punk emiliano Impact e Nabat.

Abbiamo dato vita negli scorsi anni all'appuntamento del Festival Sociale delle Culture Antifasciste.
Proseguendo in questo percorso proponiamo per il 2011 un programma di attività in città e dintorni, 
anche in luoghi pubblici (come piazze e parchi),
per denunciare la situazione presente e per valorizzare i percorsi alternativi presenti 
così come stimolarne nuovi.

10 giorni (circa) di incontri, dibattiti, presentazioni, proiezioni, spettacoli e feste 
per rilanciare il tema dell'antifascismo come necessario e più che mai attuale.

Il festival si concluderà Venerdì 1 luglio con una festa al parco delle Caserme Rosse dove si tenne, 
due anni fa, il primo festival delle culture antifasciste.

Le nostre riflessioni…

Considerare Bologna una città viva culturalmente, solidale e democratica era, forse, vero quando 
in città le spinte utopistiche e rivoluzionarie trovavano una sponda nel tessuto sociale e politico. 
Oggi, e da molti anni ormai, ciò non è più vero: coprifuoco, sgomberi, ruspe e divieti e, dove questi 
non arrivano, espulsioni, arresti, denunce e fogli di via.

In questi anni la città è stata governata da amministrazioni che hanno dato priorità al ripristino 
di una legalità ferocemvolta a distruggere la socialità e gli spazi, attraverso sgomberi e ordinanze 
liberticide. L’insegnamento di Cofferati in materia di repressione si è diffuso soprattutto nelle 
grandi città diventando programmatico per gran parte delle giunte, al di là del loro colore politico:
un patrimonio comune che annulla le passate differenze ideologiche formando un unico partito dell’ordine 
saldo e coeso, talmente votato al perseguimento di una guerra interna da non mostrare soluzione di 
continuità con il rigido operato di un commissario prefettizio.

Alle ultime elezioni la Lega Nord si è presentata come partito di governo per la città.
Una formazione politica che incanala il fascismo di cui è portatrice in una strumentale teoria di 
“sangue e suolo” secessionista incarnando nella sostanza i valori e i programmi della destra europea: 
xenofobia, segregazionismo, politiche differenziali; quella destra che più che mai in momenti di crisi, 
concentra la sua propaganda sulla paura di perdere i (seppur miseri) privilegi di essere italiani e, 
nel caso specifico, padani; alimentando la stessa ignoranza, lo stesso odio e la stessa disumanità da 
cui trae potere.

Non intendiamo fare nessun passo indietro nella lotta ai vecchi e nuovi fascismi.
Il fascismo di questo secolo non è solo quello dei nostalgici (sempre più spesso camuffati da 
democratici e imboscati nei partiti di governo) o delle teste rasate ma, appunto, quello dei razzisti 
in doppio petto, quello dei nazionalisti e dei guerrafondai (PD incluso);
quello dei sessisti e degli omofobi di ogni colore; quello degli speculatori edilizi e di chi 
(piani urbanistici insegnano) alimenta la rendita fondiaria;
quello di chi licenzia e delocalizza; quello di chi privatizza i beni comuni; 
quello di chi, in nome della legalità e dell'ordine, vuole chiudere gli spazi sociali ed i luoghi 
dove si produce conflitto sociale ed auto-organizzazione, reprime e rinchiude chi si ribella 
o non è considerato necessario alla conservazione di questo sistema.

VI ASPETTIAMO AL:

Festival Sociale delle Culture Antifasciste. Libera la città!
Una settimana di dibattiti, eventi culturali e socialità in città e dintorni

"E libereremo la nostra Bologna. In città faremo una festa che non finirà mai..."
Giovanni Battista Palmieri
(studente universitario, nato nel 1921, fucilato a 23 anni, partigiano, 
medaglia d'oro al valor militare)

clicca il link per vedere il programma completo in pdf! —->manifesto-antifa

Mercoledì 8 Giugno 2011 dalle 17