Come promesso, iniziamo a pubblicare le schede auto-prodotte sui film dell’Anti-Rassegna ("scusate il ritardo", come disse Troisi a Benigni!)
KOYAANISQATSI (1983)
[in lingua Hopi: vita senza equilibrio, vita tumultuosa]
Il più grande evento della storia dell’umanità è accaduto di recente,
e né i mass media né il mondo della cultura se ne sono accorti: la
connessione con la natura si è spezzata. Ora esistiamo dentro la tecnologia,
ne siamo parte e lei fa parte di noi.
Il mondo naturale è un pretesto per sostentare il mondo artificiale in cui viviamo.
Un film-documentario d’avanguardia che delizia i sensi, invita alla riflessione e
ridefinisce il potenziale del mezzo cinematografico. Koyaanisqatsi è un film senza
dialoghi, senza personaggi e senza trama. Eppure racconta una storia.
Che è, in fondo, la storia di tutti noi, esseri umani moderni, con i nostri edifici
mastodontici, le nostre macchine divorabenzina, le nostre file alla cassa del
supermarket e la nostra tecnologia che ci circonda e ci accompagna in ogni momento.
Un grido che ci esorta a fuggire dall’autodistruzione, una disperata
testimonianza di come i più grandi successi dell’umanità siano andati di pari passo
con nostri peggiori fallimenti.
Accompagnato dall’ipnotica colonna sonora di Philip Glass, che detta i ritmi della
narrazione e contorna con passione i collage di immagini girate da Godfrey Reggio,
un film delicatamente politico, e profondamente umano.
Biografia di Godfrey Reggio:
altri due film, Powaqqatsi (incentrato sulle differenze tra nord e sud del mondo) e
Naqoyqatsi (che tratta invece il tema della guerra). Ha all’attivo anche un documentario
che si chiama "Anima Mundi", che è incentrato su scene di vita naturale e microanimale, ed è stato
commissionato dalla Bulgari per una campagna ecologista. Reggio ha seguito la preparazione
per diventare monaco per quattordici anni, poi ha abbandonato quella strada per dedicarsi all’attività di regista.
Ha partecipato e partecipa a numerose battaglie progressiste negli USA, ad esempio di recente quella sulle
unioni civili.
Di più nin zo, a presto 🙂