Sono le 2.30.Circa.

Gli orologi, si sa, sono un capo di abbigliamento. Ognuno lo porta a modo suo. Ognuno decide il proprio tempo (io ad esempio, sono 5 minuti indietro, a prescindere!).

In piazza V., pieno centro di B. si attardano i giovani in cerca di un sollievo dalle fatiche Pasquali.

Tra le chiacchiere amichevoli, musica, qualche birra e un amaro (ce lo metto io!), il bar rimane aperto per dare la possibilità a tutt* di consumare il loro vino quotidiano (e poichè come insegna il Santo, i Buoni vengono sempre ricompensati, ovviamente per tirare su molta carta che non puzza).

Arriva una volante della Polizia. Un centinaio di teste si gira a guardare gli Agenti Dell’Ordine Costituito che scendono dalla loro macchina e spariscono all’interno del locale.

Poi si rigirano, e il brusio di voci riprende. Apparentemente come se nulla fosse accaduto. 

Pochi secondi e la musica si zittisce. Pochi secondi sono bastati per Riportare L’Ordine.

Il vociare dei giovani si spezza. Qualche commento sprezzante ad alta voce…sommerso dal brusio.

Le Forze dell’Ordine escono dal locale.

Qualcuno azzarda un grido. Un altro risponde.

Qualche altro forse più ispirato accenna un coro di quelli che si sentono allo stadio, alle manifestazioni. Un coro famoso, conosciuto dai più ma che la gran parte delle persone per bene si guarderebbe da intonare, soprattutto di questi tempi.

E invece…le voci si moltiplicano!Si rincorrono, l’una sull’altra, si rinforzano, scandiscono all’unisono il tempo.

Gli Agenti raggiungono la volante e si voltano. Fermi.

"Via-Via-La-PO-LI-ZIA"

Ma quelli non ci pensano proprio ad andarsene. Sembrano inebetiti. Quasi stupiti. Ghignano.

Qualcuno riconosce da lontano la fessura piegata all’insù, tra il mento e le narici, sulle faccie degli agenti.

I cori ancora forti, coprono il rumore dei primi vetri infranti, come palloncini ad acqua che esplodono in uno scroscio.

I vetri rotti da terra riflettono la luce dei lampioni, la rimbalzano. Uno con l’altro, se la palleggiano, veloci.

Le voci si dissolvono. Lo scroscio dei cocci aumenta.

Accade un fenomeno ormai raro in città, come il sole che splende insieme alla pioggia.


Grandina vetro.

Alle 3 del mattino.

Del giorno di Pasqua.

 


Era da tempo che non si sentiva grandinare qui, nel lembo più meridionale della Pianura Padana. Forse perchè è da tempo che è difficilissimo trovare un bar aperto alle 2.30 del mattino (compreso festivi!)…ma questa sociologia la lascio volentieri a chi la fa di mestiere, e più che le piazze, vive le questure.

 

Però forse c’è qualche altro motivo…

 

La città B. è Benevento.

La Piazza V. è P.za Vari.

Il Bar rimane anonimo per motivi pubblicitari, ma dicono che l’aperitivo costi poco (dicono 😛

Gli Agenti Dell’Ordine…sono un po’ sempre uguali!Ma forse è solo per il fatto che hanno tutti la divisa…

*L* Giovan* sono divers*, tutt* divers*, sempre divers*, ma a volte sono così divers* che si assomigliano tutt* un po’. Forse sarà per le cose che fanno…a volte.

 

Racconto Improvviso Improvvisato Liberamente Riadattato da Fatti Reali, presi da una Fonte

 

Che ne dite?