La memoria scomparsa (2° tentativo)
La memoria scomparsa
Tra storia e poesia
Incontro con l’autore
e presentazione del libro:
“LA STORIA INSEGNA”
Poema storico-civile
di Roberto Dall’Olio
Docente di filosofia e storia
Gramsci diceva: “La Storia insegna ma non ha scolari”. E’ da questo passo che si può ricostruire l’intero universo poetico dell’opera di Dall’Olio che affianca lirismo e storicità perduta.
Il testo ripercorre i meandri sopiti della memoria e gli errori gravi che da queste dimenticanze sono stati generati.
E’ in questo viaggio che Antonio Gramsci “assurge a guida capace di caricarsi dei drammi, dei silenzi […] di un’umanità che compie il ciclo: dall’esaltazione dell’intelligenza, alla sua perversa negazione.”
"…Così è stato il Novecento
molti ideali sono stati sogni
che hanno generato mostri
dal comunismo è uscito Stalin
dal capitalismo il disastro ecologico
dal benessere la noia consumista
dalla libertà un freddo egoismo
dalla solidarietà una competizione spietata
dal libero amore lo sfruttamento
dall’uguaglianza una viscida disparità
dalla democrazia uno strisciante dominio…"
Roberto Dall’Olio
[Ri-Aggiornato] Nicola è ognuno di noi! Sabato 17 tutti/e a Verona!
Pullman da Bologna
L’Assemblea Antifascista Permanente sta organizzando e organizzandosi per autofinanziare
PULLMAN DA BOLOGNA
per raggiungere Verona
—>>>informazioni aggiornate:
partenza Sabato 17 Maggio ore 12 dall’Autostazione (P.za XX Settembre)
—>>>costo indicativo: 10€ (5€ per student* e precar*)
per info e prenotazioni:
—>>>mail: aap-bologna at riseup punto net – tel: 3357277140
—>>>[4more-info-go2]: Assemblea Antifascista Permanente Bo
(rientro previsto, indicativamente, per le ore 19.30)
mail: ottobre18 at email punto it – tel: 3204350049
Treno per Verona
—>>>Meeting Point: Stazione FF.SS ORE 11
—>>>Info: Collettivo Universitario Autonomo
segue l’appello del corteo
Sabato 17 Maggio 2008: MANIFESTAZIONE
Partenza corteo dalla Stazione Verona Porta Nuova ore 15.00
Nicola è ognuno di noi
Per sconfiggere insieme la paura scendiamo in piazza per svegliare una
città che troppe volte ha girato la testa. Non deve farlo questa volta.
Non deve farlo mai più.
Mobilitiamoci e riprendiamo la parola prima che l’ipocrisia riscriva
anche questa storia.
per una Verona libera dalla paura,
per una Verona libera dall’odio,
per un Verona libera da vecchi e nuovi fascismi,
libera dall’intolleranza, dal razzismo, dall’ignoranza
perchè esiste una Verona coraggiosa, aperta, indignata
perchè guardarsi all’interno, riconoscere il male profondo del nostro
tempo e della nostra città è crescere. Liberi.
Costruiamo assieme un corteo che attraversi e viva la città in una
giornata aperta alle iniziative e ai contributi positivi di tutte e tutti.
Nel 2008 a Verona si muore ancora di fascismo.
Al posto di Nicola poteva esserci ognuno di noi.
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Assemblea cittadina promotrice della manifestazione
per adesioni: adesioni17maggio@gmail.com
Il “processo di Bologna”: andata e ritorno (senza biglietto)
Dietro forti pressioni del Collettivo Spa e indirettamente dei media di mezzo movimento bolognese :-P, pubblichiamo questo documento di riflessione sul percorso che Università di tutta Europa hanno intrapreso dal lontano 1999 fino ai giorni nostri. E’ un po’ lungo, ma ve lo pippate lo stesso.
Le info sulle mobilitazioni in Spagna vengono da qui ; quelle sulle mobilitazioni in Portogallo e Serbia vengono da nostri inviati direttamente in loco. Tremate servizi!
In questi giorni in Spagna studenti di varie Università si stanno
mobilitando contro il famoso "processo di Bologna" (ci ricorda qualcosa
questo nome?). Questo indirizzo programmatico, a cui fu dato l’avvio nel
1999, sancì la definitiva e irreversibile mercificazione del sapere di
tutta Europa, espresse la volontà di appiattire la funzione culturale e
formativa dell´istruzione universitaria a mero strumento di mercato. La
"Dichiarazione di Bologna" fu il risultato di questo percorso. 29
Ministeri dell’Istruzione furono d´accordo nel decidere che i laureati
diventassero tutti uguali, omologati, la stessa merce dall’Italia alla
Lettonia per garantire, apparentemente, le migliori condizioni di
"competitività" all´interno del mercato del lavoro internazionale.
E’ strano andare in luoghi diversi come la Serbia, o il Portogallo, e
vedere studenti che protestano "contro Bologna", eppure questo può dare
l’idea della grandezza e della pericolosità di questo progetto di
distruzione dell’università.
In realtà tale "ambizioso" progetto ha dimostrato chiaramente di essere
fallimentare.
I neo-laureati triennali non hanno assolutamente competenze
lavorative adeguate, finiscono per fare lavori de-qualificati,
de-qualificanti e mal pagati, e l’investimento per poter continuare gli
studi fino al secondo gradino della specialistica non è da tutti
praticabile, anche a causa dei sempre più frequenti corsi a numero chiuso.
Da qui è partito e qui ritorna, dopo aver fatto il giro dell’Europa e
oltre…
Il nostro Ateneo, e ancor di più la nostra Facoltà di Scienze
Politiche, in questi anni hanno fatto di tutto per seguire e spesso
stimolare questo fantomatico processo "qualità ed eccellenza". Inoltre in
Italia, molto più che in altri paesi, queste riforme, indipendentemente
dal colore del governo, sono state attuate a "costo zero", in nome di uno
standard di "qualità" (valutata da gruppi di università come l’acquis, o
da test di valutazione di conformità agli standard internazionali come la
quality assurance) che nella pratica, senza risorse, si rivelava essere
sinonimo di "produttività".