A Scienze Politiche è nato un movimento giovane, nuovo e autorganizzato…e stavolta…vuole vincere!!

 

da SciPolMOVE!

Nell’ultima settimana la mobilitazione nazionale NOGELMINI è arrivata a Scienze Politiche.

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Giovedì scorso in un’assemblea autoconvocata nel giardino Alexander
Dubcek è emersa la volontà di molti studenti di prendere parola sulla
situazione che stiamo vivendo, di entrare in azione, iniziare un
percorso di lotta contro questa riforma e contro i provvedimenti della
finanziaria Tremonti per l’università: tagli enormi del finanziamento
pubblico agli atenei, cominciando con un taglio di 500 milioni di euro nel prossimo triennio; l’assunzione di un solo ricercatore per ogni cinque docenti che vanno in pensione; la possibilità di trasformazione delle università pubbliche in fondazioni private.

Dall’assemblea è emersa la volontà di creare una mobilitazione forte e
autorganizzata, di creare gruppi di lavoro per approfondire i processi
che queste riforme esprimono, per comunicare e coordinarsi con tutte le
soggettività che si stanno muovendo dentro e fuori l’università.
Non solo per opporsi al definitivo smantellamento del sistema della
formazione, ma anche per riflettere in maniera critica sull’università
che viviamo quotidianamente. Per cominciare a immaginare altre forme di didattica e molteplici università possibili,
per prendere parole sui metodi e i contenuti attraverso cui il sapere
ci viene impartito, per continuare a costruire momenti di confronto
assembleare in facoltà che sappiano espandere il dibattito, la
mobilitazione e l’autoformazione.

Dopo l’assemblea di giovedì, la mobilitazione è continuata con l’apertura dell’ aula B e dell’ aula C autogestita, dove durante il fine settimana si sono riuniti gruppi di lavoro che, attraverso momenti di confronto e condivisione, hanno cominciato ad immaginare
i loro percorsi, a prendere contatti con altre situazioni della
mobilitazione, a pensare insieme come portare la loro specificità a una
lotta vasta ed eterogenea.
Attraverso assemblee quotidiane si sono confrontati i gruppi di lavoro e le singole persone, condividendo informazioni, idee e progetti.foto

Si sta cercando di costruire una mobilitazione che può vincere.


Si sta cercando di costruire insieme una prassi di autorganizzazione e orizzontalità, che ha come punto di forza la diversità delle persone che la compongono.

Una mobilitazione che si basa sulla presa di parola diretta e non-mediata di chi quest’università  la vive e che vede
nello smantellamento dell’università pubblica e la privatizzazione
della formazione in generale un attacco diretto: alle nostre vite, al
nostro presente, al nostro futuro e quello delle generazioni più
giovani.

Non abbiamo nè voglia nè intenzione di stare zitt*  a guardare un processo che vuole mettere all’asta i nostri destini.
Abbiamo voglia e intenzione di prendere parola, di organizzarci, di lottare per un altro futuro e un’altra università. Adesso.


Lunedì 20 ore 16:00 Assemblea di Facoltà autoconvocata in Aula2
Assemblea permanente NoGelmini, Scienze Politiche