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[No_Gelmini] Non ti sei accorto che ci siamo un po’ abituati ad abbassare la voce?

Non ti sei accorto che ci siamo un po’ abituati ad abbassare la voce?

Una mobilitazione nuova è emersa in questo paese. Una mobilitazione nata
nelle scuole elementari come contestazione del ddl Gelmini che prevede un
taglio drastico del finanziamento alla scuola pubblica e un ritorno alla
figura del maestro unico.
Partendo dall’ autorganizzazione dei genitori e maestri della scuola
elementare questa contestazione ha acquisito forza, arrivando a mobilitare
le studentesse e gli studenti medi.
In queste due settimane la mobilitazione è arrivata all’università, non
solo come critica della riforma Gelmini, ma anche come opposizione
generale agli effetti della finanziaria Tremonti sull’università.
Una finanziaria che prevede l’assunzione di un solo ricercatore per ogni
cinque docenti che godranno del pensionamento (il famoso turnover del
20%); il taglio di 500milioni di euro dal fondo di finanziamento ordinario
per l’università nel prossimo triennio e la possibilità di trasformare le
università in fondazioni private.

Queste manovre sono in linea perfetta con il processo di aziendalizzazione
della formazione pubblica, che in ambito universitario si delinea, a
livello europeo, nel processo di Bologna.
Un processo che vuole creare un’università in cui il sapere deve
conformarsi alle categorie di mercato, di merce, di performance e
produttività aziendale. Un sapere acritico, privo di autonomia e di
elaborazione collettiva. Un’università che non porta al cambiamento, ma
che riproduce conformità, precarietà ed alienazione.

Lettera aperta dalle ManiRosse

Sosteniamo e divulghiamo questa campagna di libertà che sta nascendo contro un insulsa persecuzione giudiziaria ai danni di giovani rei solamente di avere dei valori e molta creatività nel volerli difendere.

Invitiamo tutti e tutte a sostenere questa battaglia adottando il banner:

manirosse

***

Amici e amiche, fratelli e sorelle, compagni e compagne, giovedì 18
settembre saremo processati per la vicenda delle mani rosse. Di seguito
trovate una lettera di solidarietà, che intendiamo fare
firmare a musicisti / artisti / politici / intellettuali / docenti /
architetti / gruppi e organizzazioni formali e informali / personalità
pubbliche. I primi firmatari sono gli artisti che esporrano alla Gamec di
Bergamo per l’evento dedicato alla stencil art organizatto dalla Traffic
Gallery, per sabato 20 settembre. Questo segnale ci pare già di per se
molto importante. Ad ogni modo vi chiediamo di aiutarci: ogni firma
sotto la nostra lettera rende la stessa più forte,
permettendoci di diffondere la nostra storia.

Perciò fate girare questa lettera quanto più potete, a chiunque ritenete possa firmarlare (tendenzialmente non privati cittadini sconosciuti).

Vi chiediamo di essere celeri (l’ideale sarebbe che pervenissero entro martedì 16).

Per maggiori informazioni sulla vicenda:

manirosse.noblogs.org myspace.com/manirosse

Per firmare la lettera mandate una mail intitolata "ok" a:

manirosse@canaglie.org

Grazie in anticipo

I tre delle mani rosse

 

Gli dai il fischietto e si pigliano un manganello…


Se gli dai l’esercito, ti tornano Abu Ghraib!

 

fonte: Carta del 10 settembre 2008

Si erano fermati fuori del paese, vicino Verona, solo per mangiare.
Sono stati picchiati, sequestrati e torturati dai carabinieri per ore.
La loro testimonianza

Venerdì 5 settembre 2008, ore 12. Tre famiglie parcheggiano le
roulotte nel piazzale delle giostre a Bussolengo [Verona]. Le famiglie
sono formate da Angelo e Sonia Campos con i loro cinque figli [quattro
minorenni], dal figlio maggiorenne della coppia con la moglie e altri
due minori, infine dal cognato Cristian Udorich con la sua compagna e i
loro tre bambini. Tra le roulotte parcheggiate c’è già quella di Denis
Rossetto, un loro amico. Sono tutti cittadini italiani di origine rom.

Quello che accade dopo lo racconta Cristian, che ha trentotto anni
ed è nato a San Giovanni Valdarno [Arezzo]. Cristian vive a Busto
Arsizio [Varese] ed è un predicatore evangelista tra le comunità rom e
sinte della Lombardia. Abbiamo parlato al telefono con lui grazie
all’aiuto di Sergio Suffer dell’associazione Nevo Gipen [Nuova vita] di
Brescia, che aderisce alla rete nazionale «Federazione rom e sinti
insieme». «Stavamo preparando il pranzo, ed è arrivata una pattuglia di
vigili urbani – racconta Cristian – per dirci di sgomberare entro un
paio di ore. Abbiamo risposto che avremmo mangiato e che saremmo subito
ripartiti. Dopo alcuni minuti arrivano due carabinieri. Ci dicono di
sgomberare subito. Mio cognato chiede se quella era una minaccia. Poi
cominciano a picchiarci, minorenni compresi».

APERITIVO RI-GENDERATI a Scienze politiche

Figlie Femmine

Collettivo SPA

Aula C Autogestita

Sono Pride! di presentare

APERITIVO RI-GENDERATI:

 

ANGOLO RI-GENDERATI: "to do and undo ones gender"

INFO G POINT: Distribuzioni ed esplorazioni

PROIEZIONI E MUSICA: Trash, Hip Hop, varie ed eventuali

 

Lunedì 16 Giugno
dalle h19
a SciPol
Strada Maggiore 45

Aggressione xenofoba vicino al Transilvania

Nella serata tra il 7 e l’ 8 giugno 2008 in via dell’ Inferno si è verificata un’ aggressione xenofoba da parte di 3 stronzi ai danni di 2 ragazzi minorenni "accusati", dai primi, di bivacco.


I due si trovavano seduti sulle gradinate di un portone nelle vicinanze del locale "Transilvania"  , dove già da tempo si sono verificati episodi di violenza riconducibili ad un gruppo di ragazzi i cui componenti passano le serate ad aggredire tutti coloro che portano vessilli sinistroidi o hanno atteggiamenti che vanno contro il loro "ordine morale", quando un ragazzo (altezza di circa 1,78 cm, capelli lunghi rasati sulle tempie) accompagnato da altri due, si è avvicinato aggredendoli, prima solo verbalmente,e poi, trovando come risposta atteggiamenti di declinazione pacifica,  iniziava a colpire a ginocchiate il primo ragazzo ed a pugni il secondo.


Vi è da non trascurare il fatto che le vittime, entrambe minori, in un secondo momento siano state costrette ad affermare che la faccenda fosse finita lì, in caso contrario sarebbe continuato il pestaggio.

Gli atti di violenza che vedono coinvolti negli ultimi mesi scuole (vedi occupazione Liceo artistico "Tanari" ), circoli Arci, singoli e persino giovani ragazzi contribuiscono ad alimentare un clima di intolleranza e di insicurezza.

Le aggressioni di matrice fascista ( rivendicate o meno) sono diventate anche a Bologna una minaccia reale a cui bisogna rispondere non solo con la divulgazione dei fatti, ma anche con l’isolamento ed un’opposizione forte ai danni della violenza ingiustificata.


La violenza ingiustificata legittima la difesa violenta.
In nome della tua libertà (e dell’incolumità di tutt*)): INCAZZATI.

 

Biutiful Cauntri Venerdi 13 Giugno @ Aula C

Venerdì 13 Giugno H 17
 
Aula C & i Torroncini presentano:
 
Un documentario shoc sul traffico dei rifiuti in Campania
 
 
Biutiful Cauntri
di Esmeralda Calabria
Antonio D’Ambrosio
Peppe Ruggiero 
 
in Aula C – Strada Maggiore 45 – ore 17

ACTUNG CYKLISTEN!

Da Tactical Media Crew [Lista]

 

Lunedì 2 giugno le forze dell’ordine hanno perpetrato l’ennesimo atto intimidatorio ed assolutamente ingiustificato nei confronti di tutti/e i/le partecipanti della Critical Mass Interplanetaria (CieMMoNa) di ritorno da Ostia.

Dopo tre giorni di festa,che hanno visto in totale circa 5000 biciclette invadere pacificamente Roma con suoni e colori senza il benché minimo episodio di turbativa all’"ordine pubblico", i/le ciclisti/e che avevano deciso di trascorrere l’ultima notte in riva al mare si sono visti/e svegliare da tre pattuglie ed un elicottero della polizia,che li/le hanno seguiti/e, e ripresi/e, fino alla più vicina stazione ferroviaria.

In un clima reso già abbastanza teso dalla presenza di svariati poliziotti all’interno della stazione, i/le vari/e ciclisti/e sono stati invitati a salire con calma sui treni, ignari del fatto che a fine corsa, alla stazione di Porta S.Paolo, erano già schierati decine di poliziotti in assetto antisommossa che impedivano a QUALSIASI ciclista si trovasse all’interno della stazione di varcare la soglia.

[Suggerimento] Sintassi dei titoli

Siccome mi è già capitato di averci a che fare (non qui su Aula C) posto qui un suggerimento tecnico che risolve un problemino, aimè, molto diffuso tra i nuovi blogger di questa piattaforma.

Quando si scrive un articolo (post), bisogna stare attenti a non mettere il punto ( " . " ) alla fine del titolo.

Perchè?

questo perchè la piattaforma di gestione (LifeType) genera automaticamente l’indirizzo dell’articolo prendendolo pari pari dal titolo (e ad esempio non legge alcuni caratteri "speciali", come "à", "è", "ì", etc).

Se si mette il punto alla fine, viene generato un link (indirizzo) compreso di punto finale: questo crea dei problemi soprattutto nel mandare il link dell’articolo via mail.

Perchè?(2)

Perchè nella composizione della mail viene usata una diversa formattazione del testo che, fedele alle regole della sintassi, riconosce il punto finale come parte della frase, non del link!

Pertanto quando si va a cliccare sul link all’interno di una mail, si viene portati su di una pagina del blog linkato contenente un errore (perchè, di fatto, il link senza il punto non esiste!)

Un’altra soluzione è quella di usare i permalink e di iscriversi e guardare il forum di noblogs!

per iniziare: https://forum.autistici.org/viewtopic.php?id=3361

Sapendo che per molti/e (forse in una certa misura, tutti/e) è importante essere linkati correttamente anche via mail.

Qui una breve lista dei blog che hanno questo problema (quelli che vedo ora sulla pagina di noblogs):

Associazione Aut Aut (solo alcuni)

OperaiSociali 

Car di Pisa (incorregibili! ;-P )

Così intanto vi linko io!

By(T)e

La memoria scomparsa (2° tentativo)

Martedì 3 Giugno
Ore 16 in Aula C
 
Si terrà la presentazione e l’incontro con l’autore di 
 
"La storia insegna: poema storico-civile"
 
 
A seguire e in contemporanea vinello di riflessione 

Anti/Rassegna 08: i film di Maggio

Manifesto Anti/Rassegna dal 16 Maggio al 6 Giugno

Aula C presenta

Anti-Rassegna 2008: Maggio